Il gruppo cinese di e-commerce Alibaba, fondato da Jack Ma, è arrivato a Wall Street. Il titolo comincerà a essere scambiato oggi al New York stock exchange come Baba, alle 9:30 locali (ossia alle 15:30 in Italia). Il costo di ogni azione è stato alzato a circa 68 dollari per soddisfare la forte domanda di titoli degli investitori, mentre inizialmente il prezzo era stato fissato tra i 60 e i 66 dollari.
Con la sola offerta pubblica iniziale (Ipo), prima dell’esercizio delle opzioni, sono già stati raccolti 21,77 miliardi di dollari. Conti alla mano, il collocamento di tutte le quote sulla borsa di New York potrebbe far incassare ad Alibaba fino a 25 miliardi di dollari, con una capitalizzazione di mercato di oltre 167 miliardi che la inserisce già tra le prime 40 società al mondo.
Si tratta di una delle più grandi quotazioni della storia – ancora superiore al record di Facebook nel 2012, quando erano stati raccolti 16 miliardi di dollari – e del primato assoluto per il mercato degli Stati Uniti. Tanto per fare un confronto, la società vale ora più di Twitter, Linkedin e eBay messe insieme. Per il primato mondiale, Alibaba dovrà vedersela solo con la Agricultural bank of China, che nel 2010 era arrivata in borsa con 22 miliardi di dollari.
Il mercato del commercio online in Cina è triplicato negli ultimi tre anni, e Alibaba è ormai un colosso affermato del commercio cinese, tanto che 279 milioni di utenti visitano uno dei siti della società almeno una volta ogni mese. Contro il facile ottimismo si sono però schierati alcuni analisti, secondo cui l’incertezza sulle strategie future del gruppo potrebbe pesare sulla quotazione di mercato. In particolare, mancano ancora i dettagli del programma di acquisizioni, da attuare anche grazie ai nuovi capitali raccolti. Nonostante la quotazione, la società rimarrà in mano a un piccolo gruppo di partner, una trentina al massimo.
Articolo di Gianluca Doti, ripreso da wired.it
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