Campo di Brenzone storia di un intrigo immobiliare

Riprendiamo un articolo del 2008 riguardante questa gemma del Lago di Garda. Promettiamo che non sarà l’ultimo.

La contrada di Campo, a mezzacosta sul Baldo in un panorama mozzafiato: il Comune annuncia … «Forse entro la fine di giugno potremmo riuscire a sederci attorno a un tavolo con la società immobiliare e definire la trattativa sulla proprietà di Campo». Ad annunciarlo è il sindaco di Brenzone, Giacomo Simonelli, a pochi giorni da una scampagnata organizzata dal Comune nellantico borgo medievale per farlo conoscere e rivitalizzare anche attraverso manifestazioni turistico-naturali.

Visto che da anni si parla del ripristino e del recupero di questo gruppo di case arrampicate sul costone del Baldo e aggrappate alla roccia come le radici dei secolari olivi presenti, il tutto dinanzi a un panorama mozzafiato che domina dallalto di circa 200 metri il lago di Garda, abbiamo chiesto al primo cittadino a che punto sia l’intera vicenda. Da almeno quattro anni infatti Simonelli assieme agli assessori Dina Veronesi, delegata proprio al progetto di recupero della frazione, e a Davide Benedetti, assessore ai lavori pubblici sta tentando di dare una svolta alla vita dellantico borgo ormai giunto sullorlo delloblio definitivo, viste le precarie e pericolanti condizioni degli immobili che oramai lo costituiscono.

«Campo», illustra il sindaco, «è per il 40 per cento circa di proprietà di alcune vecchie famiglie di Brenzone mentre il rimanente 60% della contrada è della società immobiliare Antico Borgo di Campo. Con quest’ultima abbiamo già sottoscritto un contratto preliminare per poter rilevare la proprietà degli immobili e, in cambio, il Comune cederà il 75% di una cubatura di ottomila metri, collocata su unaltra parte di territorio molto più centrale del borgo stesso, su cui la società potrà edificare seconde case».
Il rimanente 25% della cubatura invece resterà di proprietà del Comune, che intende realizzare case di edilizia convenzionata, a prezzi calmierati, a beneficio soprattutto dei residenti non abbienti.

«Il valore dellintera operazione», fanno sapere ancora dal municipio, «si aggira tra i tre e i quattro milioni di euro, e il Comune conta di portare in cassa soldi per mettere in sicurezza gli edifici di Campo, una volta acquisiti, e per iniziare il vero e proprio progetto di recupero». Insomma, con la variante urbanistica numero 7, che ha già percorso il suo iter in Consiglio comunale, in Provincia a Verona e in Regione, il Comune ha ottenuto, si dice in Municipio, «indici di edificabilità per valorizzare il terreno che sarà, in pratica, oggetto di permuta con limmobiliare che detiene ora la maggior parte di Campo».

Ma a che punto è liter burocratico delloperazione? «Stiamo aspettando», dice lassessore Benedetti, «il via libera da parte dellufficio del catasto relativamente al frazionamento del terreno che sarà oggetto di scambio. Credo che entro una ventina di giorni questo iter sarà terminato e, delineato questo aspetto, tutto sarà pronto per la trattativa vera e propria».

«Quindi», prosegue Simonelli, «dopo quattro anni di lavoro propedeutico, contiamo di sederci al tavolo con la società immobiliare entro la fine del corrente mese di giugno, o poco dopo, per definire i dettagli della permuta. Ripeto, cè già un preliminare e quindi non dovremmo essere molto lontani dal poter trattare larrivo di Campo in proprietà al Comune di Brenzone».
Quando questo avverrà, finalmente la Fondazione Campo, costituita nel settembre 2005 e che vede tra i soci, oltre al capofila Comune di Brenzone, anche la Regione, la Provincia, la Comunità del Garda, la Comunità montana del Baldo e altri enti ancora, potrà iniziare a lavorare dal punto di vista economico per raccogliere contributi o donazioni con cui avviare concretamente il piano di recupero della frazione.

Il piano di recupero per Campo è già stato oggetto di studi approfonditi da parte della facoltà di architettura delluniversità di Milano. Il presidente del comitato scientifico della Fondazione Campo, Francesco Butturini, preside del liceo ginnasio di Stato Scipione Maffei a Verona, ma ormai di casa nel secondo paese dell’Alto Garda, ha già tracciato le linee generali del piano di recupero.

La tappa che, nel giro di qualche settimana, potrebbe essere raggiunta dallamministrazione comunale, con il passaggio di proprietà e gli altri accordi, è considerata dai vertici di Brenzone «quella di svolta per lantico borgo, cui davvero teniamo molto e per il quale ci siamo impegnati sin dal primo giorno dinsediamento della nostra giunta al palazzo municipale»

 

Articolo a data 28 giugno 2008 – ripreso da L’Arena – Autore Gerardo Musuraca