Comunicazione innovazione tecnologica e lavori del futuro tutto questo si trova in un coworking a Verona

È una sorta di passaggio generazionale quello che è avvenuto in questi mesi all’ex Galtarossa, uno spazio di 2mila metri quadri in riva all’Adige dove, all’inizio del Novecento, venivano costruiti materiali per l’illuminazione, che durante la Grande Guerra lasciarono il posto alla realizzazione di proiettili e, successivamente, a una delle maggiori industrie siderurgiche del Nordest.

Poi arrivò la concorrenza straniera, la globalizzazione, la crisi economica. E per diverso tempo questi capannoni rimasero vuoti.
Fino a quando un gruppo di professionisti veronesi ha deciso di ridare loro vita, ricreando un polo industriale che avesse però le caratteristiche richieste oggi dal mercato:

«Comunicazione, innovazione tecnologica e molta formazione, perché il nostro obiettivo è la valorizzazione umana e professionale dei talenti», spiega Simone Santagata, tra i fondatori di 311 Verona, così battezzato per non dimenticare il giorno dell’inaugurazione, il 31 gennaio scorso appunto. Santagata è anche il ceo di Event Lab, una delle società che hanno sede all’interno dell’ex Galtarossa.

In totale sono sedici le aziende ad oggi ospitate: alcune si occupano di orientamento, altre di promozione, altre ancora di accoglienza e di ricerca scientifica. Lavorano nello stesso luogo, insieme ad enti istituzionali, in sinergia, mettendo in condivisione le proprie competenze in base alle esigenze e ai bisogni che arrivano dal mercato.

«Perché la condivisione amplifica il lavoro e permette di creare nuovo business», sottolinea Santagata.

Lo sanno bene i professionisti che hanno affittato una delle cinquanta postazioni di coworking disponibili nel grande open space di 311: lavorando fianco a fianco integrano competenze specializzate e complementare, stimolando l’imprenditorialità.

La risposta a una economia che, rispetto all’inizio del Novecento, è stata rivoluzionata.

Articolo ripreso da lanotiziapopolare.it – autore D_Faccin