Cari amici di consulenza finanziaria, vi presentiamo u dialogo semiserio tra il direttore di una delle banche italiane che hanno visto i loro titoli azzerati e uno dei loro clienti. Spetta a loro, poveretti, informare i clienti possessori di azioni e obbligazioni subordinate che il loro patrimonio investito in questi strumenti è azzerato, finito in fumo.
Pagano i clienti. È la prima volta che succede una cosa del genere in Italia, non sarà facile spiegarlo ai clienti. Altro che consulenza finanziaria.Eppure bisognerà farlo. E i bancari, agli sportelli, saranno probabilmente in prima linea. E se pensate che a voi non potra’ mai capitare, pensateci due volte.
Cliente: “Buongiorno, allora come stanno andando i miei investimenti?”
Bancario: “Buongiorno, intanto si sieda e si metta comodo, gradisce un caffè magari corretto?”
“No grazie, sto bene così. Ma mi dica, come vanno le cose?”
“Ehm, veramente mi spiace informarla che i suoi investimenti non ci sono più, ha perso tutti i suoi soldi. Non lo ha visto sull’homebanking? Da Ieri il controvalore delle sue “ex nostre” azioni e obbligazioni è zero virgola zero zero e non si tratta di un errore informatico…purtroppo è andata così, siamo davvero spiacenti.”
“Sta scherzando?”
“Eh no. Purtroppo no, è tutto vero. Ma la bella notizia è che la Banca è stata salvata e ora è una banca solida! In fondo abbiamo una lunga tradizione di banca vicina al territorio… Se ci va bene ora si entra nel Risiko -ha presente il gioco dove i pesci grossi comprano i pesci piccoli? – e si rafforza il marchio!”

“Si ma scusi, lei mi sta dicendo che la Banca è salva, ma il salvataggio l’ho pagato io con i risparmi di una vita! Io mi sono sempre fidato di voi, di lei, della banca sotto casa, quella che ha avuto come clienti mio padre, mio nonno…”
“Eh si, lo so. E’ proprio grazie a clienti come Lei che siamo diventati quello che siamo!”
“In che senso mi scusi, mi sta prendendo in giro?”
“Non mi permetterei mai, anzi, in questo triste momento le sono molto vicino.”
“Ma quando ho sottoscritto quelle obbligazioni, quelle che rendevano un po’ di più delle altre… Io non sapevo che si potesse perdere tutto. Tutto il capitale in fumo.”
“Eh no, guardi che in effetti lei lo sapeva. Vede qui? Questo è il contratto che ha firmato. C’è questa clausolina qui la vede? Leggiamola insieme. Dice testualmente: …’Il diritto al rimborso del capitale è contrattualmente subordinato al soddisfacimento dei diritti di tutti i creditori non subordinati’. Ovvero, finchè ci sarà qualcuno che avanza un solo centesimo dalla Banca – e mi creda, non sono pochi – lei non vedrà un solo centesimo. Ma come, non se lo ricorda?”
“Ma è pazzesco! E lo Stato? E La Banca d’Italia? Perchè loro non ci hanno informato di questi rischi?”
“Guardi, il governo ha fatto il possibile. Per mesi voleva salvare la Banca con gli aiuti di Stato, ma quei pignoli di Bruxelles non glielo hanno permesso! Così ha chiesto alle Banche più grandi di metterci i soldi, ma sa, loro hanno cercato di risparmiare, mica li regalano i soldi le banche!”
“E gli organi di vigilanza? La Banca d’Italia?”
“Eh, la Banca d’Italia vigila vigila, ma non è mica obbligata ad avvertire i clienti che sono a rischio! Sa, non è previsto dalla legge… Non è che possono mandare una lettera a casa a tutti i clienti che hanno obbligazioni come le sue, pardon, come quelle che aveva lei. Intanto se arrivasse una lettera del genere la maggioranza della gente verrebbe da noi come consulenza finanziaria a farsela spiegare… Guardi che non siamo mica soli sa? Insieme a noi ci sono anche Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti…”
“Ma è assurdo! E’ come se la guardia giurata che sta di sotto davanti alla porta, vigilando, non vi avvertisse che è in corso una rapina! E’ assurdo! E il mio conto corrente? I soldi ci sono ancora?”
“Ma certo! Per questa volta l’è andata bene! Sa, è la prima volta che provano il Bail In, la nuova legge sul salvataggio delle banche. Forse non se la sono sentita di andare a toccare i conti correnti con giacenza superiore ai 100.000 euro. Per questo hanno chiesto i soldi alle altre banche. Pensi che cosa sarebbe successo se lo avessero fatto. Ondate di panico, code ai bancomat come in Grecia, la fiducia nelle banche ne avrebbe risentito. Così, per questa volta e in attesa che la gente si abitui, hanno limitato i danni…”
“Si, ma non i miei. Io ho perso tutti miei risparmi! Credendo di investire senza rischio! Obbligazioni, mica Casinò! Io che mi sono fidato di voi, della vostra tradizione, della vostra consulenza finanziaria , di quello che hanno sempre fatto mio padre e mio nonno, io che ho sottoscritto le vostre obbligazioni per metterle a garanzia del prestito che mi avete fatto per l’acquisto del capannone!”
“Ah si? Ah questo non me lo ricordavo…vediamo un po’ ….eh sì….,ha fatto bene a dirmelo. Probabilmente l’avrei chiamata nei prossimi giorni, ma già che ci siamo…Vede, siccome le sue garanzie ora sono andate in fumo, il suo debito risulta scoperto e troppo rischioso per la banca. Dovrebbe cortesemente rientrare dal suo debito, senza fretta, diciamo entro 15 giorni. Le conviene sa? Facciamo un affare tutti e due. In asta i capannoni di questi tempi li pagano quattro soldi.
Mi sembra un po’ pallido, si sente bene? Un caffè corretto al signore! …Presto!”
Fonte: Consulenza Finanziaria