Prima di iniziare questa rapida trattazione sulla nascita delle Borse Valori nel mondo, vorrei fare una breve premessa sul significato dell’articolo. Questo sito internet non è forse la sede più adatta per parlare in termini storici dei mercati finanziari e sicuramente sapere certe date non aumenta la nostra capacità di saper investire, tuttavia ritengo che certi eventi, oltre ad avere una certa dignità storica, siano comunque interessanti e possano aiutarci a capire alcuni aspetti del mondo in cui viviamo. Un’ultima precisazione, i documenti consultati per la redazione dell’articolo, sia nazionali che esteri, hanno presentato, in alcuni casi, delle lievi discordanze sulle date, pertanto, seppur significative, consideratele con una certa cautela.
La prima compravendita di titoli nella storia dell’umanità si fa risalire al 1500 nella città belga di Bruges: i titoli scambiati dai mercanti rappresentavano un credito o una merce in arrivo da paesi lontani, che non potevano essere materialmente scambiati. Questa sorta di mercato organizzato si teneva in un palazzo di proprietà della famiglia dei Van der Bourse, il cui stemma era rappresentato da tre borse, dal cui nome si farebbe derivare la denominazione di Borsa.
Per pura curiosità storica, annotiamo che alcuni studiosi affermano che il vocabolo Borsa deriverebbe invece dal nome della famiglia dei mercanti veneziani Della Borsa e che sarebbe stato trasformato in olandese Van der Bourse nel XIV secolo perché il cognome indicava chiaramente l’origine italiana.
Quella di Bruges non può essere definita una Borsa vera e propria; pertanto, viene unanimemente considerata come la prima Borsa Valori della storia quella istituita nel 1531 nella città tedesca di Anversa, che prese il posto di Bruges come luogo di incontro di mercanti e banchieri per la conclusione dei loro traffici. I prezzi delle merci venivano contrattati da questi “operatori” in un determinato edificio, la Borsa appunto, il cui nome traeva origine dal palazzo di Bruges.
Nel corso della seconda metà del 1500 e poi a seguire nei secoli successivi, fiorirono nel vecchio continente un certo numero di Borse.
In questi anni, XVI secolo, iniziarono a svilupparsi nei grandi centri “borsistici” operazioni di prestito a favore di monarchi ed erano stati emessi una serie di titoli di debito pubblico negoziabili, che erano entrati a far parte degli affari di borsa: si iniziarono così a negoziare le prime obbligazioni statali. Si cominciarono anche le negoziazioni di quote di comproprietà di imprese, che erano state costituite in forma di società per azioni in virtù degli enormi guadagni conseguiti dalle compagnie coloniali sorte in Olanda e Inghilterra.
In Francia, le prime Borse si fanno risalire a quelle di Lione del 1548, di Tolosa del 1549, di Rouen del 1556 e di Bordeaux del 1571, mentre per la nascita della Borsa di Parigi si deve attendere fino al 1724.
In Inghilterra, si deve a Sir Thomas Gresham, responsabile degli scambi in valuta della regina Elisabetta, la creazione della Royal Exchange, il quale, dopo aver trascorso qualche tempo ad Anversa, fondò nella City a Londra nel 1564 la Borsa inglese, per il commercio della carta internazionale. Terminato il suo ruolo nel 1771, nel 1773 per opera di alcuni broker viene costruito il palazzo della Borsa e il 3 marzo 1801 si aprono le prime contrattazioni alla London Stock Exchange a cui si accede sottoscrivendo un atto formale: la nascita della Borsa di Londra risale proprio al periodo di questi primi scambi regolamentati.
In Olanda, si assistette nel 1609 all’affermarsi della Borsa di Amsterdam come il più grande centro di affari e la prima Borsa moderna d’Europa, dopo il declino delle Borse di Bruges e di Anversa.
In Italia, già durante il Medioevo e il Rinascimento si erano sviluppati dei mercati organizzati pubblici come il Mercato nuovo di Firenze o il Rialto di Venezia o come le fiere dei cambi. La prima Borsa vera e propria fu istituita a Venezia nel 1600; in seguito sorsero le Borse di Trieste nel 1775, di Roma nel 1802, di Milano e di Firenze entrambe nel 1808, di Napoli nel 1810, di Torino nel 1850, di Genova nel 1855, di Bologna nel 1861 e di Palermo nel 1862.
In Germania, dopo la prima Borsa che fu quella di Anversa, molte altre città tedesche cominciarono a organizzare le proprie Borse, mentre l’istituzione della maggiore Borsa tedesca e una delle più importanti del mondo, quella di Francoforte avviene solamente nel 1946.
In Austria, la fondazione della Borsa di Vienna risale al 1771.
Infine, spostandoci oltre oceano negli Stati Uniti d’America, il 17 maggio 1792 nacque la Borsa più grande e più importante del mondo, anche conosciuta come “The Big Board”, il New York Stock Exchange, NYSE, situato nella nota strada di Wall Street, dove si trova tuttora.
Articolo di Daniele Tortorello ripreso da soldionline.it