Un titolo un po’ forte, cari lettori, pero’ alla fin fine di questo si tratta. I francesi non vogliono tirare fuori il grano e vogliono accaparrarsi uno dei nostri campioni nazionali a poco prezzo.
Edf vorrebbe il controllo di Edison, offrendo meno di quello che aveva messo sul tavolo a marzo e senza lanciare l’Opa. In una parola: “Una proposta irricevibile”, come hanno subito replicato i soci italiani di Foro Bonaparte. Ma Edf non si ferma e per aumentare la pressione sugli altri azionisti lancia anche un’offerta in contanti per rilevare, dalla partecipata Alpiq, il 20% di Edipower. Sul tavolo i francesi sarebbero pronti a mettere 150-200 milioni garantendosi così la possibilità di “fare il prezzo” in sede di trattativa con A2a.
Insomma a una settimana dalla scadenza dei patti di sindacato che legano il colosso francese dell’energia alle utility italiane guidate da A2a ed Iren, la trattativa per il divorzio tra gli azionisti torna in alto mare. Se ne prende la responsabilità Edf, presentando una proposta che è uno schiaffo ai soci italiani. Ma anche una rivincita nei confronti del ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che in primavera aveva bloccato un primo accordo. Lo si capisce non solo dai contenuti tecnici, ma anche da altri particolari. Per esempio, Edf ha reso pubblico un comunicato stampa con i termini della proposta proprio mentre era in corso l’incontro tra il dg di A2A, Renato Ravanelli, e il direttore finanziario di Edf, Thomas Piquemal.
Ma sono i termini della proposta ad avere scatenato la reazione di A2a. L’accordo ha due gambe, una industriale e una finanziaria. La prima riguarda lo spezzatino di Edipower: Edf propone di acquistare il 20% di A2a e il 10% di Iren cedendo il 100% di Edens, il quarto gruppo delle rinnovabili in Italia (mini-idro, eolico e fotovoltaico). Un’offerta nettamente al ribasso rispetto a marzo, quando per le quote delle utility erano pronti a offrire due grandi gruppi idroelettrici e una centrale a gas, tutte dal patrimonio di Edipower.
Come si inserira’ questa partita nell’intricatissimo scontro in atto tra i due paesi a livello europeo? Difficile da prevedere, ma sicuramente i prossimi mesi saranno decisivi per questo affare.