Engie e le startup italiane che risolvono il problema dell’efficienza energetica

ENGIE è il 1° produttore indipendente di energia elettrica nel mondo, il 6° fornitore in Europa nonché il 4° operatore mondiale nel mercato del gas naturale liquefatto.

L’Italia rappresenta un mercato chiave per il Gruppo, in cui è presente con tutti i suoi business: dalla produzione e commercializzazione di gas naturale ed energia elettrica ai servizi energetici e ambientali.

Non poteva quindi mancare la tappa italiana di “Innovation Week – Energia per il tuo business”, la settimana dell’innovazione ideata da ENGIE che si svolge in circa 20 paesi nel Mondo. La sede prescelta per il nostro Paese è stata individuata nell’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino. Una sala gremita ha assistito alla presentazione di alcuni tra i migliori progetti, in ambito efficienza energetica e mobilità sostenibile, presenti all’interno di I3P:  Bringme, Safen, Wiicom e Midori hanno fatto un vero e proprio pitch di fronte ad aziende e possibili investitori mentre altre giovani realtà come Biotechware e Hiris hanno avuto la possibilità di allestire uno spazio per parlare con gli ospiti presenti.

Le soluzioni di Midori

Il primo passo da compiere verso l’efficienza è la conoscenza della propria impronta energetica. In questo settore opera la startup Midori che, attraverso un insieme di soluzioni in grado di stimare il fabbisogno energetico, offre all’utente un quadro dettagliato degli effettivi consumi elettrici dei principali apparecchi energivori, suggerendogli dei modelli di utilizzo e soluzioni maggiormente efficienti. Oltre a Kiui, il consulente energetico personale che disaggrega i consumi elettrici senza punti di misura, Midori sta sviluppando Ned, un innovativo sistema in grado di ricavare il consumo istantaneo dei dispositivi elettrici presenti in un appartamento attraverso la misura del carico aggregato per mezzo di un solo semplice power meter connesso al contatore elettrico.

Safen, Wiicom e Jojob

L’efficienza energetica tuttavia può passare anche dal recupero dell’aria compressa. È l’idea che sta alla base delle innovazioni targate Safen, startup che ha realizzato una serie di prodotti industriali installabili nelle principali utenze pneumatiche che permettono una riduzione che arriva fino al 90% del consumo energetico.

Rendere ogni apparato connesso e capace di comunicare è invece l’obiettivo di Wiicom. L’azienda, che opera nel settore dell’Internet of Thingsproduce moduli elettronici embedded Wi-Fi compatti e potenti, per portare sistemi, macchine e prodotti nella rete Internet.

La mobilità sostenibile, infine, è un ulteriore ambito di intervento per migliorare la propria impronta ecologica. Un’innovazione in questo campo arriva da Bringme, azienda che ha ideato Jojob, un servizio di car pooling aziendale dotato di in un’applicazione mobile che per prima al mondo rende possibile la “certificazione” del risparmio ambientale, espresso in termini di emissioni di CO2 evitate.

“In anticipo sui tempi, ENGIE ha compreso l’importanza di unificare le sue tre principali aree di competenza” osserva Giuseppe Gatti,  presidente di GDF SUEZ Energia Italia (ora ENGIE) – “per fornire soluzioni innovative ai propri clienti e confrontarsi con le sfide climatiche e ambientali. ENGIE si propone di contribuire alla nascita di città sostenibili favorendo lo sviluppo di soluzioni innovative per le città di domani”.

“Uno dei principali trend nel campo dell’innovazione tecnologica è costituito dalla proposta di soluzioni orientate migliorare la sostenibilità ambientale” ha invece sottolineato Marco Cantamessa, Presidente e AD di I3P “Nel settore cleantech è particolarmente importante creare relazioni strette tra le startup e le imprese esistenti, al fine di accelerare la diffusione delle nuove tecnologie che vengono sviluppate. Molte startup incubate presso I3P sono attive in questo ambito e, in occasione dell’Innovation Week, hanno presentato soluzioni in grado di migliorare l’efficienza energetica sia in contesti industriali che domestici”.

 

Articolo ripreso dal blog di StartupItalia – autore: redazione