L’Estonia cresce come la Cina ed appare una delle poche aree in crescita in Europa. Certo parliamo di numeri bassissimi ed e’ facile essere uno stato che non ha debito pubblico, pero’ qualche insegnamento si puo’ sempre cercare di individuare.
Anche se con molti Stati in difficolta’ l’Unione europea possiede anche delle “isole felici” tra queste la migliore e’ l’Estonia, uno Stato che grazie alle politiche liberiste, alle liberalizzazioni, all’uso massiccio di Internet in tutti i settori (il 98.7% delle transazioni bancarie sono eseguite attraverso internet, Skype e’ nata qui), ad un sistema scolastico di ottimo livello ed a rigidi controlli del deficit statale, sta crescendo a ritmi cinesi.
Nel secondo trimestre 2011 ha segnato una crescita pari all’8.4%, la piu’ alta di tutta l’Unione Europea . E’ anche il Paese della UE con il minor debito pubblico (in questo momento e’al 6.6%).
Come possiamo quindi osservare politiche di controllo del debito, liberalizzazioni ed uso massiccio delle nuove teconologie puo’ portare uno Stato a crescere anche in questi difficili momenti per l’economia mondiale.
La stessa Germania la scorsa settimana settimana ha dichiarato di ammirare l’Estonia e che gli altri Stati della UE la dovrebbero imitare.
Anche la Standard & Poor’s qualche giorno fa ne ha elogiato le qualita’ e ne a aumentato il Rating di ben due lunghezze portandolo a AA-, superiore a quello della nostra Italia.
Come si vede quindi, attuando delle politiche fiscali corrette che non opprimono imprese e cittadini (l’Estonia e’ l’unico Stato dell’Unione europea che NON tassa gli utili ma solo i dividendi ed ha un’aliquota fiscale fissa del 21%, che verra’ diminuita fino al 18% nei prossimi anni, sia per imprese che per persone fisiche), investendo nelle nuove tecnologie e liberalizzando i vari settori si puo’ crescere a ritmi impensabili per la nostra Italia attuale.
Ripreso da Flip Side of the Economy (flipsideoftheeconomy.blogspot.com)