La sicurezza dopo la pensione: come ottenerla? La crisi finanziaria internazionale, vari fattori economici e l’invecchiamento della popolazione stanno generando una crescente pressione sui sistemi previdenziali nazionali.
La conseguenza è che i risparmiatori dovranno fare di più per finanziare la loro pensione. Natixis Global Asset Management ha effettuato un’analisi a livello globale sulla sicurezza finanziaria post-pensionamento e sull’effettiva possibilità di risparmiatori e investitori di soddisfare le loro necessità e le loro aspettative dopo l’età pensionabile. Lo studio mette in evidenza come “la responsabilità per la propria sicurezza finanziaria dopo il pensionamento stia ricadendo sempre più pesantemente sugli individui, e questo trend è destinato a continuare alla luce delle scarse risorse dei governi a livello globale”, afferma Antonio Bottillo, amministratore delegato per l’Italia di Natixis Global Asset Management.
ELEVATA ASPETTATIVA DI VITA – Il Global Retirement Index 2014 si basa su una ricerca condotta dal centro di ricerca Durable Portfolio Construction di Natixis Global Asset Management su 20 indicatori chiave appartenenti a quattro categorie: qualità del sistema sanitario; redditi e finanze personali; qualità della vita; fattori socio-economici.
Combinati tra loro, i vari indicatori offrono una misurazione delle condizioni di vita e del benessere finanziario attesi da chi è già in pensione o da chi è in procinto di andarci. L’Italia si colloca nelle prime 25 posizioni (al 23esimo posto): il nostro Paese si caratterizza per un’aspettativa di vita alta, relativamente bassi costi per la spesa sanitaria, un elevato numero di medici pro capite e un buon posizionamento nel sub indice qualità della vita, con bassi livelli di inquinamento e un forte impegno a favore dell’ambiente.
AFFIDARSI A UN CONSULENTE – “I consulenti e i promotori finanziari possono avere un ruolo fondamentale nell’aiutare i risparmiatori a definire obiettivi in linea con le loro aspettative di vita, a identificare il livello di rischio che sono disposti ad assumersi e a selezionare le strategie di investimento che possono generare i rendimenti necessari per raggiungere tali obiettivi”, aggiunge Bottillo. “Delineare in maniera chiara un proprio percorso, un benchmark personale di riferimento, può certamente aiutare gli investitori nella costruzione di portafogli più robusti”.
Dal canto suo, Hervé Guinamant, presidente e ceo International Distribution di Natixis Global Asset Management, sottolinea: “gli investitori devono necessariamente fare di più. L’intera industria del risparmio gestito deve rispondere mettendo a disposizione gli strumenti e le soluzioni di cui gli investitori hanno necessità per costruire portafogli robusti che pongano al centro il rischio, minimizzando la volatilità e aiutando a raggiungere obiettivi di lungo periodo”.
Articolo di Ameli Zonta, ripreso da consulenza.soldiweb.com
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