Guerra tra le Ferrovie dello Stato e la societa’ privata NTV di Montezemolo

Nuova guerra tra Ferrovie dello Stato e Nuovo Trasporto Viaggiatori.

Questa volta terreno di scontro sono i pedaggi ferroviari di cui Ntv chiede un abbassamento. Il Gruppo Fs si è sentito ancora una volta in dovere di intervenire per correggere «dati sbagliati» diffusi dal futuro concorrente sull’alta velocità, le cui proposte vengono definite «sconcertanti».

L’azienda guidata da Mauro Moretti, in una lunga nota, fornisce i propri chiarimenti ritenendo «non corrette» anche alcune considerazioni sulle condizioni di accesso al mercato e le conclusioni a cui giunge l’ufficio studi di Ntv nel quaderno n. 2 sul “Pedaggio delle reti ferroviarie in Europa” presentato due giorni fa. Conclusioni «sconcertanti», rilanciate dall’amministratore delegato di Ntv Giuseppe Sciarrone sull’eventualità di «non partecipare più alla copertura degli oneri dei servizi universali, impegno invece sottoscritto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti quando ottenne la licenza di operatore ferroviario sul mercato dell’alta velocità, «prima e unica società privata in Europa», che fa capo a Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle e le Assicurazioni Generali.

Fs precisa innanzitutto che i pedaggi sono definiti con decreto dal Ministero dei Trasporti, che per la rete convenzionale di collocano tra i valori medio-bassi della graduatoria europea e dal 2008 non sono mai aumentati, al contrario del resto d’Europa.

Per l’Alta velocità, poi, su cui Ntv punta ad operare dall’inizio del 2012, la società di Montezemolo ha indicato 13,4 euro per treno-km, «valore non corretto» perchè – afferma Fs – calcolato sulla base di una tratta «opportunamente selezionata», cioè la Roma-Milano che costa di più.

E infatti, «da Salerno a Torino – scrive Fs – un treno Av paga un pedaggio medio di 10,7 euro per treno-km». Peraltro, spiega ancora Fs, il pedaggio dell’Av finanzia in parte la realizzazione dell’opera e i costi operativi da parte del Gestore.

Moretti attacca il futuro rivale sostenendo che «è emblematico di un certo modo di “fare impresa” accollandosene i “relativi rischi” il fatto che Ntv spinga per abbattere i propri costi di produzione auspicando tariffe di accesso alla rete più contenute. Nulla vieterebbe a Ntv di fornire servizi passeggeri sulla rete convenzionale, a pedaggi molto più bassi».

Tariffe più basse per accedere all’Alta velocità provocherebbero «un inasprimento del prelievo fiscale» per la collettività per incrementare i trasferimenti pubblici al gestore mentre incrementare i pedaggi sulla rete convenzionale colpirebbe i pendolari, una ricetta che Fs non condivide.

Articolo ripreso da gazzettadelsud.it