Dal confronto e feedback ricevuto con le parti sociali e le organizzazioni produttive, i lavoratori occasionali assieme a piccole e medie imprese, nasce questa mia personale view di nuova politica economica volta al rilancio della nostra nazione e di quelle potenzialità ancora inespresse a causa dell’immobilismo politico attuale.
Il Manifesto Economico per l’Italia (MEI) è un programma di interventi di portata economica con istituzione e definizione di strumenti operativi ad hoc, politicamente trasversale, realizzabile a breve termine con l’obiettivo di ridimensionare e razionalizzare la spesa pubblica, abbassare considerevolmente il carico fiscale abrogando parte della fiscalità diffusa ritenuta sgradevole dall’opinione pubblica, creare i presupposti per una maggiore vivacità sul mercato del lavoro, generando nel contempo un ambiente maggiormente business and investment friendly in numerosi settori strategici dell’economia italiana.
Per l’ECONOMIA
1) Detassazione integrale degli utili reinvestiti per l’ammodernamento, l’ampliamento e la riconversione dei mezzi di produzione, per le attività di R&D (ricerca e sviluppo), per la formazione e riqualificazione delle risorse umane interne all’impresa. Gli utili non distribuiti godono di un beneficio fiscale pari ad un abbattimento del 25% dell’IRES.
3) Estensione alla deducibilità di nuove spese per il contribuente: deduzione dall’imponibile con aliquota al 50% senza limite di importo delle spese ordinarie riguardanti la manutenzione generica della propria abitazione, delle spese per la manutenzione e fruizione di uno o più mezzi di trasporto e degli oneri di assistenza e difesa legale.
4) Accorpamento amministrativo: i Comuni continueranno a mantenere la loro identità geografica, ma vi sarà un unico polo amministrativo con un unico consiglio comunale per aree urbane con un bacino massimo di 25.000 abitanti.
5) Inasprimento doganale: istituzione di certificati di qualità, oltre a requisiti ed attestati di processo produttivo per il monitoraggio e controllo di qualità della merce in ingresso alle dogane nazionali, con particolare riguardo a prodotti, confezioni e semilavorati provenienti da paesi non aderenti all’Unione Europea.
6) Soppressione dell’IMU sulla prima casa e sugli immobili adibiti ad attività produttive, commerciali e professionali. La copertura finanziaria di questa proposta si individua nell’istituzione di un Prelievo Temporaneo di Sostenibilità Economica di entità stimata al 2% su tutte le pensioni al netto di una franchigia individuale di Euro 500. Tale prelievo è previsto avere una durata temporanea di natura triennale.
7) Istituzione della Property Tax per le seconde case: l’imposta è dovuta sulla base di un coefficiente di conversione prestabilito moltiplicato per il numero di metri quadrati di superficie interna effettivamente calpestabile. Tale coefficiente oscilla all’interno di una forbice compresa tra un minimo di Euro 3.00 ed un massimo di Euro 5.00 a seconda della tipologia abitativa e dell’area di ubicazione all’interno di ogni Comune. Il calcolo dell’imposta avviene mediante autodeterminazione (con arrotondamento per eccesso ai cinque metri quadrati superiori) a cura del contribuente e presuppone il versamento in un’unica soluzione mediante bollettino postale. I cittadini comunitari che decidono di acquistare un immobile in Italia in qualità di casa vacanze beneficiano della totale esenzione fiscale dalla Property Tax e godono di uno sgravio fiscale pari al 50% degli oneri ordinari di trasferimento (IVA o Imposta di Registro).
8) Condono Fiscale Condizionato: possibile regolarizzazione di tutte le attività finanziarie e patrimoniali detenute in maniera illecita all’estero alla data del 31 Dicembre 2012 a fronte di una sanzione risarcitoria pari al 10% dell’importo condonato con obbligo inderogabile di rimpatrio delle somme da destinare alla sottoscrizione e detenzione di OTIF sino alla data di rimborso previsto.
9) Accertamento tributario: abrogazione degli studi di settore e soppressione delle modalità e degli strumenti di accertamento sintetico del reddito.
Per le BANCHE e i MERCATI FINANZIARI
Le plusvalenze ed il reddito generato dai soggetti privati che conferiscono ed investono denaro sotto forma di capitale di rischio utilizzando piattaforme di crowd funding o analoghi sistemi di raccolta godono di una totale esenzione fiscale.