Il redditometro per la lotta all’evasione fiscale

Dalla barca al cavallo, dal mobile d’antiquariato all’iscrizione al circolo sportivo. Ma anche asili, spese per colf, abbonamenti pay tv, fino alle donazioni alle onlus. Sono circa cento le voci del nuovo redditometro presentato ieri dall’Agenzia delle Entrate. Si tratta di voci di spesa “sensibile” che aiuteranno a stimare il reddito e a confrontarlo con quanto dichiarato.

«Con una procedura semplicissima – ha spiegato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera – i contribuenti potranno verificare la coerenza tra il livello di spesa il reddito dichiarato».

Nasce dunque come uno strumento di “compliance”, parola intraducibile che sarebbe la persuasione a fare il proprio dovere fiscale. Un termine, sempre compliance, che suona strano il giorno dopo in cui sono circolate ipotesi di nuovi dodici condoni fiscali. Befera al proposito si limita a commentare: «A me non risultano i condoni, ho letto che sono stati smentiti».

Tornando al redditometro, presentato ieri alla stampa e alle categorie produttive, dai sindacati alle associazioni dei lavoratori autonomi o imprenditoriali, partirà in via sperimentale.

È uno strumento di lotta all’evasione fiscale che metterà insieme una serie di parametri per verificare se il reddito dichiarato, o che il contribuente si appresta a dichiarare, sia coerente con il tenore di vita.

La funzione matematica studiata prende a riferimento cinque aree geografiche (nordest, nordovest, centro, sud, isole), undici tipi di nuclei familiari (famiglie con figli o senza, monoparentali, nuclei giovani o meno giovani) e oltre cento voci di spesa divise in sette categorie.