Iniziativa per la tutela dei villaggi abbandonati in Sardegna

Il Museo Biddas è il primo museo in Italia dedicato al tema dello spopolamento e dell’abbandono dei centri abitati.

Questo fenomeno è un filo rosso della storia della Sardegna e di molte altre regioni mediterranee, oggi come nel Medioevo, nel Settecento e nel Trecento. I centri abitati stabili e vincenti da un lato -capaci di sopravvivere e di prosperare- e gli altri perdenti, che soccombono e dai quali gli abitanti si allontanano.

Biddas, allestito in un piano del Palazzo Baronale di Sorso, illustra il caso sardo con un percorso a ritroso nel tempo, a partire dai processi di spopolamento d’età contemporanea delle aree interne dell’Isola, fino ad arrivare al villaggio medievale abbandonato di Geridu, il primo in Sardegna ad essere stato scavato in estensione.

A Geridu è dedicata una sala del museo, dove sono illustrati i principali risultati delle ricerche ad oggi condotte in questo villaggio. Il case-study di Geridu rappresenta un modello del potenziale informativo dei villaggi abbandonati della Sardegna. Biddas mira a diventare anche una porta, capace di generare attenzione per la tutela del patrimonio archeologico dei villaggi abbandonati della Sardegna ed a sottolineare l’urgenza di una pianificazione territoriale di questo patrimonio diffuso.

Nonostante si tratti di un Museo largamente basato su una prospettiva archeologica del tema dei villaggi abbandonati, Biddas – Museo dei Villaggi Abbandonati della Sardegna, non è un museo di reperti.

Piuttosto che come luogo di contemplazione delle cose, Biddas vuole porsi come luogo dove leggere diversamente la realtà dello spopolamento delle aree rurali dell’interno della Sardegna e di scoprirne l’ampia dimensione diacronica.

Sociologia, Antropologia ed Archeologia si intrecciano strettamente nell’esposizione, che mira alla costruzione di un articolato ambiente di apprendimento, che coinvolge il visitatore con suggestioni, parole chiave, ricostruzioni, suoni ed un contatto diretto con i materiali.

Biddas utilizza un apparato comunicativo moderno ed efficace, con una particolare attenzione alla didattica scolare e dell’infanzia, offrendo spazi ludici ed un percorso ideato per i piccoli visitatori.

 

Articolo ripreso dal sito archeologiamedievale.it