Assemblea pubblica domani sera presso la Sala del Consiglio del comune di Terranova Bracciolini, in provincia di Arezzo: come ideale seguito al convegno tenutosi il 20 giugno 2013 i tecnici illustreranno ai cittadini il progetto di un impianto di digestione anaerobica per rifiuti organici da raccolta differenziata con recupero di energia.
Saranno registrate tutte le opinioni, al fine di conseguire un percorso ragionato e condiviso circa il perfezionamento di tutto il sistema di smaltimento dei rifiuti, nell’ottica di una migliore tutela della popolazione e dell’ambiente interessato.
Attualmente il processo di digestione anaerobica, ovvero l’impianto che opera in assenza di di ossigeno, rappresenta la tecnologia più pulita ed efficace in senso assoluto nel trattamento dei rifiuti organici poiché il degrado della sostanza organica produce biogas, e ciò che rimane dopo questa trasformazione batterica è il digestato che può essere raffinato per produrre compost ed altri materiali per utilizzi diversi.
Il nuovo impianto si affiancherebbe a quello già esistente nella cittadina del Valdarno, dove però il processo è aerobico e dove l’unico prodotto utilizzabile è il compost, essendo le acque reflue uno scarto. L’energia elettrica rinnovabile prodotta utilizzando il biogas derivato da questo impianto della potenzialità di 30.000 t/anno di FORSU potrebbe soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di 500 unità abitative.
Il progetto prevede anche un’assoluta tutela ambientale, ivi compreso l’impedimento alla potenziale emissione e quindi dispersione in atmosfera di composti odorigeni che si possono formare nelle fasi di ricezione delle materie prime, stoccaggio e trattamento dei rifiuti, che altrimenti ne rappresenterebbero un aspetto fortemente critico.
Non mancano, naturalmente, i detrattori e gli oppositori al progetto: alcuni lo reputano inadeguato ed insufficiente, altri preferirebbero il potenziamento di strutture analoghe presenti in altre località da porre quindi al servizio di una comunità più estesa. Altri ancora auspicano una sospensione almeno semestrale di qualsiasi iniziativa per dar modo di aprire tavoli di discussione per verificare reali necessità ed opportunità interpellando numerosi organismi, enti, consorzi e gruppi di studio.
Terranuova Bracciolini posta sulla riva destra idrografica dl fiume Arno, possiede peraltro interessanti particolarità: un fagiolo detto Zolfino a causa del colore giallo pallido che ricorda, appunto, lo zolfo, varietà tipica della dorsale valdarnese di grande pregio e qualità, molto apprezzata per il suo sapore e la sua delicatezza. Il fagiolo viene celebrato con un’apposita sagra, nel cui menu oltre ai ravioli ripieni di fagioli zolfini al sugo di speck e rucola o al ragù di cinta, spiccano anche altri piatti dell’eccellenza toscana: pici all’anatra, carne alla griglia e bistecche di maiale o di vitella. E poi c’è la frazione di Tasso, posta sulla sommità di una collina a circa tre chilometri dall’abitato.
Il lato della collina del Tasso più esposto a sud presenta il tipico paesaggio toscano di vigneti e uliveti, coltivati da una ventina di fattorie che, oltre alla produzione di olio e di vino, si dedicano alla pastorizia. Geologicamente il colle del Tasso è un fossile sedimentario dell’antico lago pliocenico del Valdarno Superiore composto da sabbia per il 70 per cento, argilla per il 20 e per il resto da quarzo, zolfo e lignite. Tipico esempio di questo tipo di composizione geologica è il piccolo ruscello che scorre sotto alla sommità della collina: l’acqua ha un vago colore giallo ed il letto è costituito quasi interamente da sabbia.
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