Ipibi diventa Banca Consulia

In questi mesi più volte la stampa specializzata si è interessata a Banca Ipibi pubblicando parecchi articoli sulla sua prossima trasformazione. Siamo giunti alla conclusione di questo processo evolutivo e vorrei soffermarmi, sugli aspetti che la stanno rendendo unica nel panorama finanziario nazionale .

La Banca infatti è divenuta autonoma attraverso l’acquisto del pacchetto di maggioranza in possesso di Veneto Banca. Ciò rappresenta una assoluta novità nel panorama bancario nazionale dato che il “nocciolo duro” delle quote azionarie è in mano a manager, dipendenti e consulenti della Banca; gli altri soci sono investitori istituzionali e privati, uniti per la realizzazione di un ben definito piano industriale: si è realizza in tal modo l’assoluta autonomia eindipendenza da altri gruppi bancari e finanziari;

Banca Consulia è operativa sia nel collocamento dei prodotti finanziari ma soprattutto nel campo della consulenza evoluta nel quale è già oggi un punto di riferimento per il sistema. Inoltre e’ l’unica Banca iscritta ad ASCOSIM, l’associazione delle società di consulenza finanziaria;

L’indipendenza si è realizzata non solo attraverso l’affrancamento da altri soggetti bancari ma anche nell’offerta dei prodotti finanziari: la banca non ha alcuna “fabbrica prodotti” e propone alla clientela solo ciò che ritiene utile per gli stessi risparmiatori. Si realizza in tal modo l’eliminazione di qualsivoglia conflitto d’interesse, tanto più che la Banca applica la retrocessione delle commissioni sui  prodotti ai clienti in consulenza evoluta.

Sotto il profilo formale tutto ciò passa anche attraverso un cambiamento radicale con il passato. Ecco pertanto anche il cambio del nome della banca che racchiude in sé l’essenza della sua attività.

La nuova denominazione è ora BANCA CONSULIA e la sede è stata trasferita in Corso Monforte 52, Milano.

Un pensiero va infine a quei professionisti che avranno la lungimiranza di comprendere che questa realtà rappresenta un’evoluzione del sistema, innanzitutto per l’utilizzo delle sofisticate tecniche di gestione dei patrimoni ad essa affidati, ma rappresenta anche un ulteriore passo in avanti verso una reale tutela dei risparmiatori e dei loro interessi; auguro a tutti loro di percorrere la nostra stessa strada inducendo le loro società mandanti a seguire il nostro esempio o, in alternativa, abbracciando questa nuova filosofia e facendo parte – a loro volta – della stessa realtà.

 

Testo parzialmente ripreso dal blog GoodSenseFinance su Blogspot.it