L’economia americana ha problemi molto seri ma occorre la FED per monitorare

I problemi dell’economia americana «sono molto seri» e la Fed sta facendo tutto il possibile per sostenere il mercato del lavoro e la crescita.

Il presidente della Fed, Ben Bernanke, definisce il tasso di disoccupazione «dolorosamente alto» e guarda con preoccupazione alla crisi europea: nell’area euro c’è «molto stress» ed è necessario attuare rapidamente i piani decisi contro il rischio contagio.

Gli Stati Uniti non potranno fuggire dai danni di un eventuale peggioramento della crisi europea. Bernanke, in un incontro con i militari di Fort Bliss in Texas, cerca però di rassicurare: «I titoli di stato americano restano un paradiso sicuro nonostante il downgrade.

L’economia americana resta la più grande al mondo. Gli Usa continuano a essere un grande posto per fare affari, con un forte sistema normativo, una tradizione imprenditoriale e un mercato del lavoro flessibile. Il nostro paese resta leader nella tecnologia. E questi punti di forza riemergeranno se prendiamo le misure necessarie per preparare il futuro, ad esempio rimettendo il budget su una strada sostenibile e migliorando il sistema dell’istruzione primario e secondario.

La Fed farà la sua parte per riportare la crescita e l’occupazione in un contesto di stabilità di prezzi». La Fed – ammette Bernanke – non ha raggiunto i risultati sperati con le sue politiche: «stiamo facendo il possibile anche se siamo ancora lontani da dove vorremmo essere». I

l problema è soprattutto la disoccupazione, che resta alta e calo lenta. Gli ultimi dati lasciano però sperare: le richieste di sussidio alla disoccupazione sono scese a quota 400.000, ai minimi degli ultimi sette mesi. Bernanke respinge le critiche alla Fed giunte da più parti, dai manifestanti di Occupy Wall Street ad alcuni membri del Tea Party, passando per gli aspiranti repubblicani alla Casa Bianca che ne hanno chiesto l’abolizione.

La Fed «non è perfetta» ma «non c’è alternativa all’esistenza di una banca centrale . Non è realistico proporre di chiudere la Fed. E ripristinare il gold standard non assicurerebbe stabilità».

Testo ripreso dalla gazzettadelsud.it