La Banca Popolare di Milano alla canna del gas

A picco per il terzo giorno di fila Bpm, che perde il 5,49% a 0,303 euro, pesando in maniera rilevante sulle performance del Ftse Mib (-0,72%).

Nella serata di ieri, dopo una convulsa giornata segnata dall’arresto dell’ex presidente Massimo Ponzellini, la banca milanese ha annunciato che non pagherà gli interessi maturati su due sue emissioni obbligazionarie, Perpetual Subordinated Notes e Company Preferred Securities, alle prossime scadenze previste rispettivamente per il 25 giugno 2012 e 2 luglio 2012.

La banca ha spiegato che “la sospensione facoltativa del pagamento degli interessi è consentita dai rispettivi regolamenti dei summenzionati titoli, in quanto il bilancio d’esercizio di Bpm al 31 dicembre 2011 si è chiuso con una perdita di 505 milioni di euro e nessun dividendo è stato (o sarà) dichiarato o pagato sulle azioni ordinarie di Bpm durante i 12 mesi precedenti alle rispettive date di pagamento”.

Per la Popolare di Milano è “una tragedia, un vero disastro. Mi spiace moltissimo per la banca”, ha affermato a Mf-DowJones Roberto Mazzotta, ex presidente dell’istituto, commentando l’indagine che ha portato, tra l’altro, all’arresto ai domiciliari di Ponzellini.

Al vaglio degli inquirenti vi è un sistema di erogazione dei crediti che avrebbe scavalcato gli organi di controllo e avrebbe portato al pagamento da parte di alcuni imprenditori di tangenti per 5,7 milioni di euro per far passare le proprie pratiche di finanziamento.

L’inchiesta in atto, secondo Intermonte, è negativa in quanto apre il rischio di nuovi accantonamenti sui crediti che potrebbero diventare problematici. Per questo motivo, ma anche per via della notizia del mancato pagamento degli interessi sui Tier1, gli esperti hanno ribadito il rating underperform e il target price a 0,29 euro sul titolo.

L’inchiesta della Procura di Milano ha più impatto sul sentiment sul titolo che sui fondamentali della banca, hanno dichiarato gli analisti di Equita, che si attendono che anche questo effetto negativo possa scomparire presto, ossia con la prossima presentazione del piano industriale. Il giudizio degli esperti è rimasto quindi buy sulla Popolare di Milano con il target price a 0,6 euro.

 

Articolo ripreso da milanofinanza.it