Nomura Holdings vuole acquisire una delle divisioni in Cina di GE Capital, il ramo finanziario di General Electric. Lo rivelano al Wall Street Journal alcune fonti vicine alle trattative.
Il prezzo di tale operazione, tuttavia, non è stato reso noto. Secondo le indiscrezioni, Nomura punta a focalizzarsi su prodotti finanziari a reddito fisso e transazioni valutarie. Inoltre sarebbe alla ricerca di un partner per dare vita, nella Cina continentale, a una joint-venture che le permetterebbe di operare anche in azioni e obbligazioni. Per la prima volta potrebbe offrire ai propri clienti prodotti finanziari in yuan.
Da anni il colosso giapponese ha insediato alcuni uffici di rappresentanza a Pechino e Shanghai. Ma questo sarebbe un passo decisivo nella direzione di un’espansione nella seconda economia del mondo. Uno scopo che la holding si è prefissata da anni.
Ad ogni modo, ad avere l’ultima parola sarà la Commissione cinese per la regolamentazione bancaria (CRBC). Che finora non si è dimostrata particolarmente aperta alla possibilità di acquisizioni di attività cinesi da parte di società estere.
È questo – insieme alla concorrenza da parte dei colossi bancari nazionali – il principale fattore che finora ha frenato l’espansione delle banche straniere. Lo dimostra il fatto che, alla fine del 2010, queste ultime detenessero soltanto il 2% del totale degli asset del sistema bancario cinese, nonostante si tratti di un mercato dalle enormi attrattive: secondo gli analisti di Goldman Sachs, entro il 2030 la piazza finanziaria del Paese asiatico supererà per capitalizzazione quella statunitense.
Articolo ripreso da valori.it