Ieri il presidente Giovanni Miozzi e l’assessore regionale ai Lavori pubblici Massimo Giorgetti hanno ricevuto nei Palazzi Scaligeri i soci della Fondazione Campo.
Obiettivo, fare il punto sul progetto di riqualificazione del borgo medievale, accreditato a maggio alla Comunità europea come luogo di alto valore storico e artistico, che si prepara a decollare con la presentazione di un piano di messa in sicurezza dell’insieme architettonico e del contesto ambientale. Tutto ciò attraverso la presentazione di un progetto pilota vincolato al parere della Soprintendenza dei Beni Ambientali di Verona. I due passaggi consentiranno di ricevere la prima tranche di finanziamento da Bruxelles. Il borgo si candida così a divenire un centro culturale, artigianale e spirituale, volano per il turismo tra lago e montagna.
«Il progetto è nato con l’appoggio della Provincia di Verona nella scorsa amministrazione e noi continueremo a sostenere un programma di cui possiamo andare fieri», ha detto Miozzi. D’accordo l’assessore Giorgetti: «È chiaro che il motivo per cui la Regione del Veneto partecipa alla Fondazione e al suo progetto non si limita a un puro fatto di copertura finanziaria, quanto alla condivisione di una progettualità di ampio respiro e innovativa che può costituire un modello per tutto il Veneto».
Il presidente della Fondazione Campo, Giacomo Simonelli ha spiegato che è di fondamentale importanza il sostegno della Provincia e degli enti pubblici. «Come importante è anche la sinergia e la condivisione delle iniziative con il Comune di Brenzone che ha sta portando avanti un progetto nato nell’amministrazione precendente», ha aggiunto Simonelli. «Oltre al recupero architettonico è urgente quello dell’ambiente, in quanto l’abbandono ha creato una situazione di instabilità idrogeologica che potrebbe divenire pericolosa».
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