Le banche falliscono anche in Lettonia

Il governo della Lettonia ha approvato ieri un pacchetto di misure finalizzato a concedere un indennizzo ai risparmiatori che avevano depositato i propri capitali presso Latvijas Krajbanka.

L’istituto di credito, dichiarato ormai fallito, costituiva il sesto più importante gruppo del Paese, ed è stato affossato dall’insolvenza del suo proprietario principale: la banca lituana Snoras. «Abbiamo stabilito che il denaro per i risarcimenti arriverà da un fondo di compensazione ad hoc.

I primi versamenti cominceranno già da domani (oggi, ndr)», ha dichiarato alla stampa il primo ministro lettone Valdis Dombrovskis al termine di una riunione con gli altri membri del suo governo, secondo quanto riportato dall’agenzia France-Presse.

Ad essere garantiti saranno in particolare tutti i depositi fino ad un massimo di 70 mila lats (100 mila euro). Ma il fondo dal quale attingere i capitali per gli indennizzi dispone di soli 150 milioni di lats, a fronte di somme reclamate per 350 milioni: sarà pertanto il ministro delle Finanze Andris Vilks a disporre il versamento della restante parte.

Posta sotto il controllo dello Stato lituano, Snoras era controllata di fatto dal businessman russo Vladimir Antonov, che attraverso di essa deteneva il 67,9% del capitale di Krajbanka.

Sia Antonov che il suo socio lituano, Raimondas Baranauskas, sono sospettati di aver sottratto illecitamente fondi e di aver falsificato una serie di documenti. Entrambi sono stati fermati e rilasciati dopo aver pagato una cauzione.

 

Testo articolo ripreso da valori.it