Le garanzie bancarie per le PMI devono essere di dimensioni ridotte

Governo e ministro del tesoro si sono illusi (e hanno illuso) di potere dare nuovi sbocchi finanziari alle PMI varando dei provvedimenti per facilitare emissione di strumenti finanziari da collocare direttamente agli investitori istituzionali. Il mercato dei mini-bond (e della commercial paper) non è mai partito, né mai sarà a disposizione delle piccole e medie imprese. Dopo averlo scritto nel luglio del 2012 (“Mini bond, mini risultato“) e ribadito in novembre (“Fischi per fiaschi finanziari“) se ne sta accorgendo anche la stampa specializzata che grazie all’articolo di Marco Ferrando sul Sole del 5/2 ammette che le nuove emissioni di corporate bond, facilitate dalle norme del decreto sviluppo, sono di taglio elevato. Parlando dell’operazione per Zobele (180 milioni di euro) intervista un operatore di Unicredit, che afferma che il taglio medio delle nuove emissioni deve essere attorno ai 200 milioni. Ricordo a tutti che le PMI hanno fatturato non superiore ai 50 milioni e tutti possono capire che il ‘nuovo’ strumento finanziario spacciato per le PMI serve solo a imprese medio-grandi. Capitolo chiuso o dovremo tornare in argomento?

Alle PMI invece resta la possibilità di rivolgersi al mercatino dei city-bond che Imprese+Finanza ha già raccontato nel lontano dicembre 2010 (“Plafond piccolo, idea grande“) parlando dell’idea della piccola BCC di Busto Garolfo e un anno dopo con un altro post (“La moda dei city-bond“) con le nuove piccole emissioni di Banca Popolare di Novara. Ora è arrivata sul pezzo anche l’ottima testata online LINKIESTA che ha scoperto i bond territoriali, grazie all’iniziativa della Banca Popolare di Bergamo a Monza, che ricalca tutte le altre iniziative delle BCC e del Banco Popolare. Tagli piccoli, destinazione a piccole e medie impresa, intermediazione della banca che evita un circuito di investitori istituzionali che vuole ampia liquidità per potere rivendere i bond in qualsiasi momento.

Il bond fatto per la Brianza funziona così (nella descrizione di Provincia Monza Brianza)

Bond Imprese Brianza Monza – “T2 Territorio per il Territorio”
Il Progetto Bond Imprese Brianza Monza – T2 Territorio per il Territorio si realizza attraverso l’emissione di prestiti obbligazionari e la successiva erogazione di finanziamenti da destinare alle imprese iscritte alle Associazioni firmatarie; si sottolinea che l’eventuale sottoscrizione del prestito obbligazionario non attribuisce alcun diritto alla concessione del finanziamento o ad ottenerlo a condizioni migliorative e, parimenti, la concessione del finanziamento prescinde dalla preventiva sottoscrizione del prestito obbligazionario.
La sottoscrizione Banca Popolare di Bergamo emetterà un prestito obbligazionario a tasso misto per un importo complessivo di 5 milioni di Euro (lotto minimo un’obbligazione da valore nominale 1000 Euro cadauna), destinato a nuova raccolta, con periodo di offerta dal 04 febbraio 2013 al 20 marzo 2013, salvo chiusura anticipata. Durata del prestito obbligazionario 3 anni (20/03/2013-20/03/2016) con rendimento per il primo e secondo anno del 3,50% lordo, e per il terzo anno Euribor 3 mesi + 1% di spread. Le cedole saranno pagate in via posticipata con frequenza trimestrale al 20 marzo, 20 giugno, 20 settembre, 20 dicembre di ciascun anno.
Coloro i quali fossero interessati alla sottoscrizione dei suddetti prestiti obbligazionari possono recarsi presso una qualsiasi filiale della Banca Popolare di Bergamo dove verrà loro consegnata la necessaria documentazione d’offerta.
Il Prospetto di Base, il Documento di Registrazione, il Supplemento al Prospetto di Base e le Condizioni Definitive sono reperibili sul sito internet www.bpb.it nonché messi a disposizione del pubblico gratuitamente presso le sedi legali della banca collocatrice e presso tutte le filiali.

Ancora più semplicemente le piccole BCC stanno cercando di dare una mano alle piccole imprese sulle cose concrete, colmando quel vuoto di liquidità per i pagamenti delle 13me e dei fornitori, come ha fatto ad esempio la BCC di Carugate sempre in Brianza:

A partire dallo scorso novembre BCC Carugate – Banca di Credito Cooperativo di Milano e della Brianza – ha proposto alle PMI del proprio territorio la sottoscrizione di un mutuo chirografario a tasso fisso della durata massima di 12 mesi, per importi da un minimo di 15.000 euro a un massimo di 200.000 euro, destinati a finanziare le incombenze di fine anno: l’acconto delle tasse di novembre, il pagamento delle tredicesime mensilità, i contributi F24 di gennaio 2013 e il saldo IMU 2012 sono alcune delle voci che tra dicembre e gennaio gravano sui bilanci delle imprese e il cui sovrapporsi può generare criticità in condizioni di mercato già delicate.
Nel complesso, i finanziamenti erogati dal 19 novembre a oggi sono stati 134, per un impor to complessivo di 7.191.000 euro, il che significa che l’importo medio erogato per ogni azienda è risultato superiore ai 53.000 euro.
«Questa proposta di finanziamento testimonia ulteriormente quanto la nostra Banca sia vicina alle imprese, soprattutto quelle piccole e medie, in questo periodo di difficoltà di mercato – afferma il Presidente di BCC Carugate Giuseppe Maino – Il numero di richieste e le cifre che analizziamo in questo momento sono il segnale più evidente che questo è il tipo di servizi di cui le aziende hanno realmente bisogno, e noi siamo stati pronti a offrirlo a loro».

Giudicate voi chi ha capito i problemi concreti delle piccole imprese tra il governo e le piccole banche. E il tema si riproporrà con il prossimo governo perché né il PD, né la Lista Monti, né il Pdl hanno la più vaga idea di come aiutare le PMI a superare la terribile stretta creditizia e carenza di liquidità.

Eppure non è difficile capire che la soluzione sta in tante piccole botti.

 

Articolo ripreso dal sito Linkerblog.biz