L’evento più funesto sul piano finanziario avvenuto a livello internazionale riguarda il tanto famigerato prelievo sui depositi che ha colpito il sistema bancario cipriota: ricordo ancora l’isteria finanziaria conseguita successivamente all’annuncio da parte delle autorità monetarie cipriote.
Milioni di risparmiatori italiani ed europei hanno temuto allora e tuttora temono per l’integrità dei loro depositi bancari dopo aver visto l’applicazione di una deposit tax al 40% nei confronti dei correntisti non residenti con disponibilità a prima vista superiori alla soglia psicologica di Euro 100.000.
Invero ancora ad oggi vi è moltissima disinformazione su cosa sia effettivamente accaduto con la formula obbligata del bail-in di Nicosia: infatti la dicitura di prelievo coatto sui depositi è fuorviante. Infatti chi è stato oggetto del prelievo si è anche visto accreditare un numero di azioni della banca presso cui deteneva il deposito di controvalore pari all’importo sottratto. Si è trattato di una prima forma di bail-in sperimentale ovvero le due banche cipriote che ne hanno beneficiato (Laiki Bank e Bank of Cyprus) sono state ricapitalizzate attingendo a parte dei depositi dei loro stessi clienti. Sappiate che quanto accaduto a Cipro rappresenta la soluzione da implementare prossimamente in Eurozona quando si ripresenteranno situazione similari.
In Germania Deutsche Bank detiene assets per oltre il 75% del PIL tedesco, in Olanda ING ha un ratio del 200% sul PIL olandese, in Italia Unicredit ed Intesa SanPaolo messe assieme hanno un ratio del 110% sul PIL italiano, nel Regno Unito Royal Bank of Scotland ha un ratio del 95% sul PIL britannico, mentre in Spagna il Banco di Santander ha un ratio del 130% sul PIL ispanico. La tipologia degli attori bancari e finanziari presenti a Malta è inoltre riconducibile anche a subsidiaries e merchant bank collegate a gruppi bancari internazionali con clientela a sua volta internazionale e abroad business.
In sintesi quanto emerge dall’architettura del sistema bancario maltese evidenzia che quest’ultimo è caratterizzato da un profilo di rischio-paese e rischio-sistema molto contenuto in considerazione a numerosi parametri strutturali e peculiarità tematiche come il LTD Ratio (rapporto tra prestiti e depositi), nel caso della prima banca sistemica maltese, Bank of Valletta. Ricordo per dovere di cronaca che la scorsa estate, la Banca Centrale Europea, ha ritenuto di considerare il sistema bancario maltese come il più solvente all’interno di tutta l’Eurozona a fronte di caratteristiche qualitative degli assets finanziari detenuti dalle proprie banche nazionali in rapporto alla media europea.
Testo a cura di Eugenio Benetazzo – fonte: eugeniobenetazzo.com
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