Oggi vogliamo parlare di uno strumento voluto dalla Comunità Europeea ed inserito dal Legislatore Italiano nel 2006 nel nostro ordinamento: il Patto Di Famiglia, istituto giuridico importante ma che va contestualizzato nel vasto argomento del Passaggio generazionale in generale e del trasferimento dell’Impresa in particolare.
Nel nostro contesto sociale il grosso dell’economia gira attorno a quella che definiamo Impresa di Famiglia dove ad un ingranaggio (Azienda) che rotea con un altro ingranaggio (famiglia) se ne aggiunge un terzo (Patrimonio dell’Imprenditore). E dove tutti gli ingranaggi si muovono insieme con velocità ed intensità differenti.
Oggi il focus è su uno di questi ingranaggi, la azienda.
Ma prima ancora di entrare nell’analisi dell’istituto giuridico del Patto di Famiglia, ci tengo a contestualizzare e a far meglio comprendere quale è la logica sottostante, la ratio che ha spinto la Commissione Europea ancora nel 1994 ad invitare gli stati membri a facilitare il passaggio generazionale nelle imprese famigliari (PMI) sia da un punto di vista tecnico che fiscale, finalizzato ad assicurarne la continuità ed il mantenimento dei posti di lavoro.
I principali obiettivi da perseguire nel passaggio generazionale ma preferisco nella “Continuità d’Impresa” o meglio ancora nella “Continuità Competitiva dell’Impresa” sono:
- di tutelare l’unità, l’integrità e la continuità dell’impresa,
- tramandare il patrimonio di conoscenze acquisito
- assicurare competitività e sviluppi futuri
- evitare conflitti tra gli eredi
In tutto questo contesto a mio avviso uno degli strumenti più efficaci istituito dal legislatore nel 2006 (L. n. 55/2006) è appunto il Patto di Famiglia.
Giova ricordare che per l’ordinamento giuridico Italiano in tema di successioni, è vietato, a pena di nullità, qualsiasi accordo con cui chiunque dispone della propria successione (divieto dei patti successori), la nullità può essere fatta valere da chiunque e può essere rilevata d’ufficio dal giudice; la relativa azione è imprescrivibile.
Unica deroga al divieto ai patti successori (finalizzato a tutto quanto sopra esposto) è appunto il Patto di Famiglia.
Ma Cos’è Il Patto di Famiglia?
E’ un contratto con cui l’imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, l’azienda ad uno o più discendenti, deve essere concluso a pena di nullità per atto pubblico.
Chi vi partecipa?
Sono coinvolti il Coniuge e tutti i legittimari se in quel momento si aprisse la successione al fine di non ledere la legittima e di rispondere all’esigenza di certezza del diritto e di massima stabilità nella trasmissione dell’azienda .
L’obiettivo principale come dicevamo è quello di preservare l’unità e la continuità nel passaggio generazionale favorendone l’univocità di controllo evitandone la polverizzazione, l’imprenditore può già indicare a quali discendenti sarà affidata la continuità della sua azienda evidentemente i più capaci e meritevoli da questo punto di vista.
E’ un atto inter vivos, per cui l’efficacia sarà immediata a favore dei discendenti assegnatari.Il Patto è modificabile per consenso unanime di tutti i partecipanti all’atto.
Gli assegnatari dell’azienda devono liquidare (unica soluzione e/o dilazione) per pari importo gli altri partecipanti al patto (denaro, beni o garanzie) salvo che questi ultimi non vi rinuncino, in tutto o in parte. I beni assegnati sono imputati alle quote di legittima loro spettanti.
Altro vantaggio del Patto di Famiglia, è che quanto ricevuto a titolo di patto di famiglia, dai contraenti, (assegnatari e legittimari) non è soggetto a collazione o a riduzione, la logica è sempre quella di garantire la stabilità dell’assetto societario.
A tutto questo si aggiunge poi un notevole vantaggio fiscale, nel senso che è previsto un regime agevolato (non assoggettabilità all’imposta) per i trasferimenti di aziende familiari, il beneficio si applica a condizione che gli aventi causa proseguano l’esercizio dell’attività d’impresa o ne detengano il controllo per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data del trasferimento, presentando apposita dichiarazione.
Spero di aver meglio aiutato a far comprendere le caratteristiche e le peculiarità di uno strumento “di continuità aziendale” a mio avviso molto importante, ma soprattutto spero di aver fatto nascere in tutti voi il desiderio di approfondire tematiche di Consulenza Finanziaria, Pianificazione successoria, di Passaggio Generazionale e Continuità d’Impresa e di Tutela patrimoniale.
Autore: M_Vanzini
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