Gli investitori italiani si confermano fortemente avversi al rischio, ma al contempo presentano alte (e non realistiche) aspettative di rendimento. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Natixis Global Asset Management su 7.000 investitori di 17 paesi diversi, dei quali ben 500 in Italia.
Aspettative di rendimento poco realistiche
In Italia gli investitori affermano di aver bisogno di rendimenti medi del 9,1% all’anno sopra l’inflazione, una cifra ben al di sopra dei rendimenti medi annuali dei mercati registrati negli ultimi cento anni. Una elevata, e storicamente non realistica, aspettativa di guadagno che risulta in netto contrasto con il comportamento degli investitori e la loro consolidata avversione al rischio. Nonostante le elevate aspettative, dall’Individual Investors Survey di Natixis Global Asset Management emerge che solo il 52% degli investitori italiani afferma di esser disposto ad assumersi più rischio rispetto a un anno fa, il 65% non ha obiettivi finanziari chiari e solo il 31% ha un piano finanziario per raggiungerli. “I mercati hanno raggiunto nuovi massimi e gli investitori si sentono generalmente più fiduciosi sulle performance del portafoglio – afferma Antonio Bottillo, Country Head ed Executive Managing Director per l’Italia di Natixis Global Asset Management – ma senza un piano che prenda in considerazione rischi individuali e benchmark personali, c’è il rischio che i risparmiatori non raggiungano i propri obiettivi. Se vogliono ottenere rendimenti, gli investitori devono accettare di doversi assumere qualche rischio”.
La pensione è il primo focus degli investimenti
Il 71% degli italiani intervistati (69% a livello globale) dichiara che la pensione è il primo focus degli investimenti. e il 64% ritiene che la responsabilità per la propria sicurezza post-pensionamento stia ricadendo sempre più sugli individui, allontanandosi da governi e datori di lavoro.La sfida principale per i professionisti della consulenza è trovare soluzioni per una nuova gamma di necessità della clientela. “Gli investitori hanno bisogno di aiuto e di informazioni per raggiungere i loro obiettivi finanziari – aggiunge Bottillo – Mentre rimangono positivi sull’asset class azionaria per quest’anno, sono comunque aperti e desiderosi di investire differentemente”. I dati della ricerca mostrano come gli italiani sono alla ricerca di soluzioni che possano ottenere rendimenti più alti, offrendo al contempo una protezione dalla volatilità di mercato. I risparmiatori stanno ricercando nuove strategie di portafoglio che possano aiutarli a: proteggere meglio i loro portafogli dai mercati volatili (82% in Italia, 76% a livello globale); diversificare i rischi (87% in Italia, 76% globalmente); generare fonti di rendimento nuove e durevoli (83% in Italia, 77% a livello globale)
Il ruolo di promotori e consulenti finanziari
“Un uso più intelligente delle asset class tradizionali, gli investimenti non tradizionali e tecniche di gestione alternative possono aiutare a diversificare le fonti di rendimento e a controllare meglio i rischi del portafoglio”, spiega Bottillo. “Il ruolo del consulente e promotore finanziario diventa qui cruciale in quanto il 61% degli italiani intervistati dichiara di essere disponibile a considerare gli investimenti alternativi se fosse il proprio consulente a suggerirlo. I professionisti della consulenza finanziaria possono, quindi, aiutare e guidare i risparmiatori verso una migliore pianificazione finanziaria”.Il ruolo sempre più rilevante della consulenza finanziaria nel mercato italiano è confermato dal dato secondo il quale l’85% (83% a livello globale) degli investitori italiani, inclusi coloro che non hanno un consulente, ritiene che ottenere un servizio di consulenza finanziaria professionale ed evoluta è ormai necessario per prendere decisioni di investimento più consapevoli.
Testo ripreso dal sito Advisoronline.it – autore: Redazione
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