I risparmiatori vanno alla ricerca di consulenza finanziaria indipendente

Le famiglie italiane rialzano la testa e rianimano i progetti di risparmio. La fotografia emerge dalla diciottesima edizione dell’Osservatorio sui Risparmi delle famiglie di GfK Eurisko-Prometeia presentata al Salone del Risparmio 2014.

Qualche dato: il superindice costruito dall’Osservatorio, che indica i progetti di risparmio delle famiglie italiane, è tornato a crescere quest’anno a 204 da 199 nel 2013. La propensione al risparmio delle famiglie italiane, inoltre, nel 2013 è aumentata di quasi un punto percentuale, avvicinandosi nuovamente ai livelli medi dell’area euro.

Chiara Fornasari, partner Prometeia, ha sottolineato in particolare che l’aumento della propensione al risparmio si è registrato solo in Italia e che “gli italiani stanno provando a ricostituire la loro ricchezza”. Migliora anche la quota del gestito, con “l’incidenza dei fondi comuni sulle attività finanziarie che torna a superare l’8% in linea con la media Ue”. Secondo l’Osservatorio, inoltre, la propensione al risparmio potrebbe crescere per tutto il triennio di previsione fino al 2016, anche quando il reddito disponibile tornerà ad aumentare, riportandosi vicino ai livelli del 2009.

Il motivo è presto detto: “Perdurerebbe – ha spiegato Fornasari – la tendenza in corso all’aumento della quota di reddito risparmiata come risposta di natura precauzionale, in uno scenario ancora molto debole del mercato del lavoro, e con l’obiettivo di ripristinare il valore della ricchezza, finanziaria e immobiliare, erosa durante la lunga crisi. I maggiori flussi di risparmio dovrebbero inoltre contribuire alla crescita delle attività finanziarie, stabilizzandone la dinamica che nel prossimo triennio potrebbe approssimarsi al 4% annuo”. Lo stock totale delle attività finanziarie degli italiani, secondo le stime dell’Osservatorio, dai 3.850 miliardi del 2013 passerà a 4.330 miliardi nel 2016, mentre i flussi di risparmio dai 75 miliardi registrati nel triennio 2011 – 2013 arriveranno a 190 miliardi nel triennio 2014 – 2016

Il vicepresidente di GfK Eurisko Fabrizio Fornezza ha lanciato invece un appello all’industria del risparmio gestito affinché attui un significativo cambio di passo nei linguaggi, nell’offerta di prodotti più vicina ai progetti di vita delle persone che ai mercati e nei servizi di consulenza. “Sta tornando la voglia di investire nel medio termine, mentre è calata di dieci punti quella nel breve dal 57% nel 2013 al 47% nel 2014”  ha spiegato Fornezza. “Le famiglie – ha aggiunto – chiedono più semplicità e cresce la voglia di personalizzazione di prodotti in grado di soddisfare sempre di più le esigenze e i progetti degli individui. Aumenta, inoltre, la richiesta di servizi di consulenza: il 36% delle famiglie intervistate nel 2014 è interessata a servizi di advisory low cost rispetto al 26% di un anno prima, mentre il 17% è diposto a pagare servizi di advisory evoluta rispetto al 14% nel 2013”.

Quanto al tema previdenziale, che interesserebbe 11,7 milioni di italiani (tra dipendenti di aziende private e autonomi), se solo 2 risparmiatori su 10 hanno chiesto di analizzare la propria situazione previdenziale ce ne sarebbero almeno 6 su 10 che sarebbero disposti a passare ai raggi x la propria futura pensione.

 

Articolo di Masimo Morici, ripreso da advisoronline.i