I robo advisor, sono sostanzialmente delle piattaforme online che, sulla base di algoritmi di risk management e asset allocation, costruisco portafogli d’investimento più o meno cuciti su misura.
Tali algoritmi hanno dunque il compito di profilare al meglio il risparmiatore, identificarne caratteristiche e obiettivi e di delineare, in conseguenza di questo, il portafoglio ideale.
Al pari di un consulente finanziario tradizionale, i robo advisor offrono quindi servizi di consulenza finanziaria efficienti ma ad un costo competitivo, ottenuto grazie all’ottimizzazione delle risorse, e al taglio delle spese inutili.
Come accaduto in altri settori, la tecnologia sta democratizzando il settore finanziario rendendolo più semplice, flessibile e accessibile.
Le caratteristiche del Robo Advisor che cambieranno il settore.
Come riportato su un interessante studio condotto da Professione Finanza e Pwc, i robo advisor hanno delle caratteristiche particolari e potenzialmente in grado si sovvertire i vecchi schemi:
- i portafogli sono costruiti utilizzando principalmente ETF a basso costo;
- le basse “fees” e il modello di business ad alta trasparenza porteranno alla contrazione delle fees dei normali gestori patrimoniali;
- la disintermediazione fa si che il consulente tradizionale non sia più indispensabile nella costruzione del portafoglio, asset allocation, riequilibrio, valutazione del rischio, e rendicontazione;
- i potenziali nuovi player del settore high-tech come Apple o Facebook che potrebbero entrare nel mondo della gestione patrimoniale, tramite l’acquisto di un robo advisor o il suo sviluppo interno. AliBaba già l’ha fatto.
All’estero e in Italia: i maggiori player.
I principali player del settore sono Wealthfront, Motif Investing, Personal Capital, FutureAdvisor e Betterment negli USA, Nutmeg nel Regno Unito, T-Advisor in Spagna e Moneypark in Svizzera.
L’interesse crescente verso questa nuova forma di consulenza e la conferma dell’efficienza del servizio arriva anche dai grandi nomi come Charles Schwab o BlackRock.
Schwab rimarcando il cambiamento ormai in atto e senza via di ritorno (Investing has changed forever) ha infatti creato i “Portafogli intelligenti” mentre BlackRock, la più grande società di investimento nel mondo, ha acquisito FutureAdvisor, leader nel digital wealth management.
È facile immaginare che in futuro la consulenza tradizionale sarà surclassata dai robo advisor o da servizi di consulenza più evoluti e innovativi in grado di unire la componente tradizionale a quella tecnologica.
D’altronde l’esigenza che la maggior parte dei consulenti intervistati da Professione Finanza e Pwc ha indicato come più richiesta è la costruzione di un portafoglio ottimizzato dal punto di vista rischio-rendimento. E se si pensa che l’attività base che un robo advisor pone in essere è la profilazione del cliente, con la relativa attribuzione di un livello di rischio e asset ad esso corrispondenti, è sorprendente che la maggior parte dei consulenti tradizionali non si sentano “minacciati”.
Fonte: blog.moneyfarm.com – autore:
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