Royal Bank of Scotland ha cancellato il Natale

Succede anche questo, nelle banche, in un periodo di profonda crisi come quello attuale. I 17 mila dipendenti del ramo di investment banking di Royal Bank of Scotland non riceveranno alcun finanziamento per cene, party o altri tipi di celebrazioni per il Natale e per la fine dell’anno.

Ad annunciarlo è stata la stessa banca, con una mossa molto più “politica” che “economica”: l’istituto è stato (ed è) al centro delle polemiche per aver deciso di continuare a pagare bonus ai propri manager e trader, nonostante i 45 miliardi di sterline di capitali pubblici ricevuti fino ad ora. E ora cerca di mostrarsi pronto a «ulteriori tagli ai costi». Sforbiciando sul superfluo.

Così – riferisce il Guardian – in una email indirizzata a tutto lo staff, il chief financial officer Chris Kyle ha spiegato che «i sussidi per le feste di fine anno cesseranno». Ma ciò che colpisce è la cifra risparmiata: non oltre 10 sterline per ciascun dipendente. Nel caso dell’investment banking di RBS, dunque, meno di 170 mila sterline.

Ben più fruttuose altre misure, come il blocco dei voli aerei per i meeting interni e l’imposizione dell’economy class («per tutti, senza eccezioni») per tutti gli altri spostamenti.

Nella mail si annuncia poi il congelamento dei capitali dedicati alle tecnologie e al marketing: non saranno più prodotti contenuti multimediali per le presentazioni e le brochure ad uso interno. Così come saranno tagliate le utenze telefoniche aziendali.

Testo ripreso da valori.it