Scontro in Commissione Edilizia per il controllo del salvataggio di Campo di Brenzone sul Garda

Arrivato l’ok alla ristrutturazione del minuscolo paese semi diroccato tra Garda e Baldo. Entra nel vivo il progetto di recupero dell’antico borgo di Campo. Con il parere favorevole della Commissione edilizia e ambientale del Comune, da Brenzone è arrivato l’okay alla ristrutturazione del minuscolo paese semi-diroccato a metà strada tra Garda e Baldo.

Solo qualche settimana fa era arrivato il disco verde dalla Commissione Europea al progetto portato avanti dalla Fondazione Campo; ora c’è pure il via libera al «progetto pilota» per ristrutturazione della così detta «casa numero 1» del borgo. A darne notizia è il sindaco di Brenzone, Rinaldo Sartori. «La Commissione edilizia ha dato parere favorevole a questo progetto», ha spiegato il primo cittadino, «e ora la Fondazione Campo dovrà acquisire quello della Sovrintendenza di Verona. Se arriverà, il Comune darà il permesso a costruire e inizierà la ristrutturazione vera e propria».

Poi, però, Sartori snocciola precisazioni proprio nei confronti della Fondazione Campo. «L’amministrazione comunale», ha scandito Rinaldo Sartori, «non ha intenzione di muovere più un dito per portare avanti un progetto del quale, finora, non sa praticamente nulla dato che il Comune non ha alcun titolo per condividere nessun passaggio».

«Nessuno della amministrazione comunale», ha proseguito Sartori, «siede nel Cda della Fondazione Campo. Questa grave anomalia è già stata denunciata mesi fa in Consiglio comunale, è stata condivisa da tutta la maggioranza e, di fatto lega le mani al Comune. Che, pur titolare del suolo su cui si trova Campo, non può intervenire sul borgo. Una situazione intollerabile, che deve finire subito».

Un vero scontro, quello fra la Fondazione Campo e l’amministrazione comunale, toccato più volte anche in Consiglio a Brenzone che è esacerbato dal fatto che l’attuale minoranza, in cui siedono Giacomo Simonelli, presidente della Fondazione Campo, e Davide Benedetti, membro del Cda, era maggioranza fino a metà del 2009, quando poi Rinaldo Sartori e la sua compagine hanno vinto le elezioni.

«L’amministrazione», ha ripreso Sartori, «ha mostrato più volte spirito di collaborazione. Dopo aver inutilmente tentato di cambiare il progetto della viabilità d’accesso al borgo, ha portato avanti il progetto da 720mila euro che era stato fatto dalla precedente amministrazione e aveva ricevuto 600mila euro dalla Regione. Il nostro vicesindaco, Aldo Veronesi, è andato più volte a Venezia a sistemare alcuni progetti sulle murature a secco, perchè non adeguate.

Ora però», dice con una vena polemica il sindaco, «se non potrò sedere nel Cda della Fondazione, il Comune non muoverà più un dito. Non possiamo portare avanti progetti, in sede di Comunità Europea e con richieste di contributi, senza sapere di cosa parliamo. La nostra parte l’abbiamo fatta, ora la Fondazione faccia la sua e ci coinvolga».

«Il sindaco farà parte, entro settembre, del Cda della Fondazione Campo», assicura il presidente della Fondazione Campo, Giacomo Simonelli non raccogliendo il tono polemico del sindaco Sartori.
E, nell’esprimere «molta soddisfazione per l’okay del Comune», Simonelli scopre le carte: «Come presidente della Fondazione nominerò il nuovo Cda entro settembre. Il sindaco di Brenzone siederà d’ora in poi nel Cda come consigliere, modificheremo lo Statuto della Fondazione per garantire questa situazione anche in futuro».

Articolo di G. Musuraca