Smart e Start finanziamenti a fondo perduto per fare ripartire l’Italia

Lo sportello per la presentazione delle domande online a Invitalia aprirà alle 12 del 16 febbraio 2015 in modalità totalmente paperless, e i finanziamenti verranno erogati fino a esaurimento delle risorse seguendo l’ordine cronologico di arrivo.

Con la pubblicazione della Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico parte ufficialmente la nuova versione di Smart&Start Italia, l’incentivo con una dotazione da 200 milioni di euro che, gestito da Invitalia, è rivolto alle start-up innovative tricolori. Lo sportello online sul sito smartstart.invitalia.it aprirà alle 12 del 16 febbraio 2015: via web sarà possibile presentare le domande e i piani di impresa in forma completamente paperless, ma non si tratterà di un click-day, in quanto la misura verrà gestita dall’Agenzia fino a esaurimento delle risorse disponibili e l’istruttoria delle domande presentate seguirà l’ordine cronologico di arrivo.

Il nuovo Smart&Start è caratterizzato da alcune importanti novità: le agevolazioni sono estese a tutte le regioni italiane e non più solo a quelle del Mezzogiorno e alle aree del cratere Aquilano. I finanziamenti sono destinati alle startup innovative (iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese) di piccola dimensione, costituite da non più di 4 anni, ma anche alle persone fisiche che vogliono avviare una startup innovativa.

I piani di impresa dovranno essere caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, mirare allo sviluppo di prodotti e servizi nel campo dell’economia digitale o essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica o privata.

L’importo massimo finanziabile aumenta fino a 1,5 milioni di euro. Cambia anche la tipologia di agevolazione: sarà un finanziamento a tasso zero, ossia senza interessi, che potrà arrivare fino al 70% dell’investimento totale. La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80% se la startup è costituita esclusivamente da donne o da giovani sotto i 35 anni, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero. Inoltre, solo per le start-p con sede nel Mezzogiorno e nel Cratere sismico dell’Aquila, è prevista una quota (20%) di contributo a fondo perduto.

Le startup costituite da non più di dodici mesi potranno beneficiare anche di servizi specialistici di tutoring tecnico-gestionale.

“Con Smart & Start – sottolinea Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia – la Pubblica Amministrazione compie per  la prima volta in assoluto un’operazione totalmente paperless: la procedura di richiesta e concessione dei contributi avviene  infatti esclusivamente online.

La prima versione dell’incentivo, destinato solo alle regioni del Sud, ha registrato un risultato superiore ad ogni previsione, con circa 370 imprese finanziate in un anno. Ora, con l’estensione all’intero Paese, ma concondizioni di maggior favore per i neo-imprenditori del Sud, la misura avrà sicuramente un impatto maggiore e contribuirà non solo a sviluppare l’innovazione ma anche a trattenere o riportare in Italia le migliori energie”.

 

Articolo ripreso dal sito economyup.it