C’e’ anche chi, come i nostri colleghi di Piccolorisparmio.eu, non prende in considerazione l’investimento azionario (sbagliando, a nostro parere, ma anche questo e’ il mercato) e fa il seguente commento:
Possiamo tirare un sospiro di sollievo. Almeno per quest’anno. La temuta patrimoniale stile 1992 non c’è stata. Il Governo si è dimostrato serio nei confronti della categoria dei risparmiatori. Oltretutto con l’unificazione della tassazione al 20% delle rendite finanziarie, che a questo punto dovrebbe scattare dal 1/1/2012, veniamo addirittura avvantaggiati rispetto al 27% che abbiamo pagato finora, a scapito della categoria degli investitori, azionari e obbligazionari, che invece si vedranno aumentare l’imposta dal precedente 12,50%. Ma questa è una categoria a cui già da tempo noi non facciamo parte. I conti di deposito, in Italia e all’estero, per la massima tutela giuridica di cui godono, sono il nostro unico obiettivo. E con l’unificazione delle aliquote ci si aprono grandi prospettive. Per le banche dovrebbe finire l’era dei pronti contro termine e iniziare, per tutte, l’era dei conti di deposito.
La temuta patrimoniale è stata intelligentemente elaborata per colpire solo il reddito, non il risparmio. E per il momento colpirà solo i redditi alti, dai 90.000 euro annui in su.
Per cui, almeno in questa circostanza, noi risparmiatori posiamo dire ‘grazie Governo’. Di certo quella di ferragosto è solo l’inizio di una serie di stangate che, lo sappiamo, dovrà proseguire per parecchi anni. Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità per decenni ed ora ne dobbiamo pagare il conto. L’importante che questo conto non siano i risparmiatori a doverlo pagare ma piuttosto coloro che, politici/banchieri/imprenditori/cittadini, presi dalle dalle sirene fallaci del consumismo e dell’indebitamento sfrenati, lo hanno provocato.