Unicredit una delle prima banche a credere nella consulenza finanziaria

Secondo Albano di Unicredit cresce la domanda di  consulenza indipendente tra i clienti e la prima banca italiana e’ pronta a soddisfare questa esigenza.

La domanda di consulenza indipendente è in crescita. Perché gli investitori cercano i consulenti indipendenti?
 
Negli ultimi anni si è verificata una combinazione di fattori che ha favorito la richiesta di consulenza di natura indipendente. Infatti abbiamo assistito ad un processo di globalizzazione che ha offerto la possibilità di investire con maggior facilità in tutti i mercati finanziari a livello globale ed al contempo abbiamo vissuto una delle piu’ profonde crisi di natura finanziaria ed economica con conseguenti cambiamenti regolamentari e fiscali. Il nuovo “perimetro” e le nuove regole davanti alle quali gli investitori si sono trovati hanno da un lato dato la possibilità di ottenere rendimenti interessanti indipendentemente dall’andamento del mercato domestico e dall’altro hanno reso più difficile il processo di selezione dei propri investimenti. Per questa congiuntura di eventi, la domanda di una competenza di tipo indipendente in questo settore è fortemente aumentata negli ultimi anni.

Quali iniziative e quali servizi avete in programma per comunicare al meglio con la community Fee Only?

Come banca di investimento e fabbrica prodotti di Unicredit, negli ultimi anni abbiamo cominciato ad investire molto nella consulenza finanziaria indipendente, organizzando seminari, tavole rotonde e partecipando a congressi dedicati ai temi sull’indipendent advisory. L’obiettivo è stato quello di offrire la possibilità ai consulenti indipendenti di dialogare direttamente con esperti e tecnici della banca di investimento in grado di realizzare soluzioni di investimento ad hoc.  L’aspetto, che riteniamo fondamentale, è cercare di capire, tramite il loro apporto, quali siano le esigenze e gli obiettivi della clientela finale in modo da poterli soddisfare attraverso nuovi strumenti finanziari.

Anche quest’anno sarete presenti al Congresso Nazionale. Cosa vi aspettate?

Come ogni anno ci attendiamo un’ampia platea di professionisti del settore con cui confrontarsi sia sul tema della consulenza sia su nuove idee di investimento. Per noi è fondamentale il contatto con i consulenti per capire quali siano le esigenze del momento e per poter mettere a loro disposizione una gamma di prodotti che soddisfino le loro richieste. Attraverso i prodotti che realizziamo siamo in grado di soddisfare diverse necessità di portafoglio : ottimizzazione fiscale, recupero delle perdite pregresse, diversificazione settoriale o geografica, sostituzione dell’equity. Unicredit mette a disposizione un team che supporta i consulenti e siamo lieti di essere stata una delle prime realta’ a credere e ad investire nel campo della consulenza indipendente mettendo a disposizione le nostre competenze.

Quale futuro prevedete per la consulenza indipendente?

Sulla consulenza indipendente in Italia siamo molto indietro rispetto all’Europa e agli Stati Uniti. La nascita dell’albo di categoria (ndr. quando lo vediamo ci crediamo!) creerà negli investitori italiani maggior consapevolezza e fiducia aumentando la possibilità che gli investitori si affidino ad un consulente finanziario indipendente. Questo determinerà secondo noi fin da subito un deciso aumento del numero di questi professionisti consentendo di avere in Italia finalmente un albo ufficiale e regole precise sull’advisory indipendente.