Via dal Vento è un sito creato da un gruppo di cittadini di varia provenienza culturale e di diverse competenze professionali – piu’ o meno attivi nell’associazionismo ambientalista – preoccupati per gli effetti devastanti causati al paesaggio naturale e storico dell’Italia, nonchè agli ambienti naturali e alla fauna, dall’attuale proliferazione degli impianti industriali per la produzione di energia dal vento.
Siamo tutti favorevoli, ovviamente, allo sfruttamento di fonti rinnovabili, e siamo certi che esse potrebbero rappresentare la soluzione dell’approvvigionamento energetico del futuro, qualora venissero affiancate da efficaci provvedimenti volti al risparmio e all’ottimizzazione.
Per questo ci battiamo per la ricerca, la sperimentazione e l’applicazione ben ponderata delle fonti realmente più promettenti, senza illuderci che il loro utilizzo, per quanto attento possa essere, non finisca col produrre qualche effetto collaterale negativo.
Nel caso dell’industria eolica, così come si sta diffondendo nel nostro paese, le gigantesche proporzioni del danno appaiono del tutto inaccettabili per chiunque abbia a cuore il valore anche economico e il significato culturale e psicologico del paesaggio italiano e dell’ambiente naturale.
Al momento attuale lungo le creste degli Appennini e i profili delle colline peninsulari e insulari si innalzano già almeno 3000 torri eoliche, alte tra i cento metri (altezza del grattacielo Pirelli di Milano) e i centocinquanta metri (altezza della piramide di Keope in Egitto).
Sono già approvati progetti per altre 3500 macchine con un numero complessivo di aerogeneratori che raggiunge le 7500 unità, mentre risultano presentati e quindi in istruttoria, ulteriori progetti per 12.000 torri eoliche.
Chiunque è in grado di comprendere che una simile selva di altissimi e ingombranti manufatti, ove venisse realizzata, equivarrebbe ad una delle più estese e barbariche aggressioni al paesaggio e all’ambiente naturale italiano compiute dall’uomo moderno. Tre dati a conferma: 20.000 aerogeneratori potrebbero causare un impatto potenziale che raggiunge e in varia misura altera circa un milione di ettari di territorio, richiederebbero una disastrosa ragnatela di strade di accesso, poggerebbero su basamenti inamovibili costruiti utilizzando 40.000 tonnellate di cemento.
Noi crediamo che la qualità del paesaggio, con tutta la ricchezza di echi culturali, di memorie storiche, di specificità ecologiche che in esso si manifesta, rappresenti un bene primario, non negoziabile al di fuori di circoscritti, ripetiamo circoscritti, motivi di eccezionale gravità e urgenza.
Sfidiamo chiunque a dimostrare che, qui in Italia, l’invasione a macchia d’olio degli impianti eolici possegga tali caratteristiche.
La difesa della bellezza naturale e dell’integrità del paesaggio non è la vacua ossessione di un manipolo di esteti irresponsabili, come alcuni tentano di far credere all’opinione pubblica; ma è il nucleo vitale -irrinunciabile- di un percorso di civiltà che ha modellato nei secoli l’ identità culturale dell’Italia; senza mettere in conto i gravi danni che il vorticare delle pale causa all’avifauna.
Il delitto al quale stiamo assistendo ha almeno qualche seria giustificazione sul versante della produzione energetica?
Noi abbiamo ragione di dubitarne. Come molti dei contributi che pubblichiamo dimostrano chiaramente, i vantaggi dell’operazione vanno ricercati in altre e meno nobili direzioni.
Colpisce la abissale sproporzione tra i costi dell’operazione e i suoi irrisori benefici; e ancor più sgomenta rilevare la cecità del nostro governo e di quasi tutte le forze politiche di fronte a questa così agghiacciante sproporzione.
Il sito ospiterà le opinioni, le riflessioni e i risultati scientifici delle ricerche di tutti coloro che condividono le premesse qui sopra enunciate; o che comunque reputano inaccettabile la sproporzione tra gli scarsissimi e incerti benefici portati dall’energia eolica e i gravissimi danni, anche economici, che tali impianti certamente stanno provocando.
Sarà compito dei curatori del sito selezionare i contributi più significativi da pubblicare, restando inteso che l’attendibilità e la responsabilità delle affermazioni contenute in ogni testo ricadrà su ogni singolo autore.
Curano il sito: Cristina Garofalo, Vito Cartolano, Carlo Alberto Pinelli, Fabio Tinelli e il loro sito e’: viadalvento.org
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