World of Warcraft il popolare gioco online lancia la propria valuta virtuale

World of Warcraft utilizzerà una valuta digitale in-game nella sua prossima versione. La popolare casa di videogiochi Blizzard entra anche lei nel mondo delle criptovalute.

Nuovo “gettone” di Blizzard acquistabile con fiat

La nuova funzionalità permette ai giocatori di scambiare in modo sicuro Wow gold, non oro vero, e tempo, tra di loro. Secondo le prime informazioni, i giocatori saranno in grado di acquistare questo “gettone” con denaro fiat attraverso il negozio all’interno del gioco. Potranno anche vendere e acquistare questi gettoni nella casa d’aste, in oro (WOW gold) al prezzo corrente di mercato.

Il produttore del gioco non ha ancora annunciato il prezzo che verrà definito da domanda e offerta sul mercato. Un punto interessante è che se un giocatore acquista questi token dalla casa d’asta in WoW gold, il token diventa “Soulbound” , può essere venduto solo una volta e deve essere riscattato entro 30 giorni. Il fatto che il WoW gold non sia scambiabile più volte, lo rende più sicuro contro gli attacchi e protegge gli account compromessi.

Tuttavia, una domanda sorge spontanea, perché Blizzard ha optato per una nuova valuta digitale? Semplicemente per far spendere un po’di denaro agli utenti? Ma allora perché non permettono scambi più liberi accettando direttamente bitcoin?

La risposta è semplice: preferiscono un mercato chiuso in cui si possa controllare l’offerta delle monete, e il loro sistema rende più semplice la protezione dai furti di account.

World of Warcraft è il gigante indiscusso dei multi-player online e questa notizia ha acceso le speranze dei “gamers” all’ interno della comunità Bitcoin che la cryptocurrency venga accettata sulle altre piattaforme Blizzard.

Bitcoin è già in uso in diversi giochi, perché, grazie alla sua natura e ai bassi costi delle transazioni, può essere facilmente integrato in qualsiasi gioco per migliorare l’esperienza premiando gli utenti.

Perchè non bitcoin?

Bitcoin è stato implementato e sviluppato in una comunità open source in diversi linguaggi e piattaforme come in C ++, Python e Java e, può quindi essere facilmente ed efficientemente implementato in qualsiasi piattaforma. Tuttavia, un mercato aperto come quello delle cryptocurrency non può essere centralizzato nel modo che Blizzard e altre compagnie del settore vorrebbero.

Loro cercano un aspetto del gioco a cui sia possibile dare un valore, come per esempio l’oro e il tempo, e vogliono venderlo per denaro agli utenti, preferibilmente in modo tale che non possano scoprire il valore reale.

Un “business model” che ha senso nell’industria del gaming. Tuttavia, molti giochi, come ad esempio Sarutobi che premia gli utenti con Bitcoin e quindi la possibilità di scambiare una valuta reale nei giochi, stanno guadagnando popolarità. Visto che più e più giocatori si rendono conto dei vantaggi nell’utilizzare cryptocurrencies in un mercato aperto come valuta del mondo virtuale, possiamo certamente aspettarci, prima o poi, di vedere anche World of Warcraft spostarsi in questa direzione.

 

Articolo ripreso dal sito cointelegraph.it